I 3 ingredienti dell’amore completo: passione, intimità e…

Esiste l’amore completo? Se sì, da cosa è composto? Ecco i 3 ingredienti dell'amore completo secondo lo psicologo Sternberg.
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Amore completo

Esiste l’amore di coppia completo?

Se sì, da cosa è composto?

Secondo Sternberg, uno psicologo statunitense, sì, esiste. Non solo esiste, ma ha delle caratteristiche definibili.

Nelle sue ricerche ha ideato un modello che è a mio avviso utilissimo nell’autoanalisi di un rapporto di coppia.

Ti può essere utile per individuare i punti deboli e punti di forza del tuo rapporto.

Vediamo assieme quello che lui definisce “la scala triangolare dell’amore”.

amore

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Le 3 componenti di un rapporto amoroso: passione, intimità e decisione.

Passione, intimità e decisione: da questi 3 componenti nasce l’alchimia dell’amore completo.

Possiamo posizionare queste 3 componenti ai vertici di un ipotetico triangolo. Questa rappresentazione ci è molto utile perché permette di svelare delle dinamiche importanti.

Amore Completo Intimita Passione Decisione

Prima di mescolare gli ingredienti, vediamoli presi singolarmente.

Passione

L’aspetto passionale è l’elemento più istintivo della coppia, legato al desiderio romantico e sessuale.

È caratterizzato da una forte tendenza a cercare il contatto fisico con il partner.

Questo forte è spesso mescolato alla ricerca del contatto emotivo, cioè alla condivisione del proprio vissuto emozionale.

Intimità

L’intimità è riferita al grado di affinità, di confidenza, di condivisione che si ha con il partner.

L’intimità genera vicinanza interiore, un sentire condiviso con l’altro.

Decisione e Impegno

La decisione è la presa di posizione dell’individuo nei confronti della relazione, la scelta di coinvolgersi e stare in quella particolare relazione.

L’impegno invece sono le azioni che seguono la decisione.

Ogni vera decisione è seguita da della azioni. Quando le azioni vengono mantenute nel tempo, queste dimostrano un impegno duraturo.

È importante distinguere queste due componenti: decisione e impegno.

Sono uno la conseguenza dell’altra, ma spesso non si manifestano in quest’ordine.
Ad esempio:

  • A volte la decisione non è mantenuta nel tempo » non c’è l’impegno.
  • Alla decisione non seguono le azioni » la decisione è sterile.
  • C’è un impegno superficiale, senza una vera e propria presa di posizione interiore » si agisce per un senso di dovere, ma non c’è una responsabilità assunta.

Per approfondire » Scegliere, l’abilità chiave per elevare la vita

Gli effetti dei singoli componenti

Cosa accade se un rapporto si fonda solo su uno di questi tre elementi?

Amore Completo Simpatia Infatuazione Amore Vuoto

Infatuazione

Se un rapporto di coppia si basa solo sulla passione, senza alcuna intimità e impegno, è in atto un’infatuazione.

È un rapporto sentimentale caratterizzato da un fortissimo trasporto e da una intensa passionalità.

L’infatuazione è il classico amore a prima vista.

Nasce improvvisamente, senza alcun motivo apparente.

Ha una durata generalmente breve, proprio per la mancanza delle altre due componenti dell’amore completo: l’intimità e la decisione.

Il più delle volte è basato su una forte idealizzazione del partner.

Per questo motivo generalmente si conclude con una disillusione, che significa appunto dis-illusione, cioè la fine di un’illusione.

Quello che resta è il confronto con la realtà, e spesso è accompagnato da un senso di delusione.

Simpatia

Quando non c’è passione e nemmeno un impegno formale, e il rapporto è basato sull’intimità, si genera un rapporto di simpatia.

L’intimità è il grado di affinità e confidenza con il partner.

Quando c’è affinità e confidenza c’è simpatia.

Le componenti della simpatia sono il fondamento di partenza su cui si costruisce un’amicizia, e sono chiaramente anche implicate nella costruzione di un rapporto di coppia.

Amore vuoto

Se c’è solo la decisione e l’impegno, ma mancano la passione e l’intimità, quello che ne consegue è un amore vuoto, freddo.

È questa la situazione tipica di chi sta insieme per dovere, per convenienza pratica, per un qualche tipo di guadagno.

Le combinazioni

Abbiamo visto cosa accade se è presente uno solo di questi elementi.

Vediamo ora come si miscelano tra di loro 2 vertici del triangolo.

Amore Completo Amore Romantico Amicale Fatuo

Amore romantico

La passione e l’intimità generano un amore romantico.

È caratterizzato da una fortissima intesa e da una intensa condivisione sentimentale, emozionale e sessuale.

Cosa manca? La decisione e l’impegno nel tempo.

Questa lacuna impedisce alla coppia di progettare il suo futuro e di restare salda di fronte alle difficoltà.

Quando ci sono solo passione e intimità, la coppia non regge la prova delle avversità della vita.

Amore amicale

Nell’amore amicale c’è intimità, affinità, condivisione unita alla decisione e all’impegno di restare insieme, ma manca la passione.

C’è una volontà di essere in reciproca compagnia, e questa genera piacere.

Manca il trasporto passionale e il desiderio sessuale reciproco.

Viene definito amore amicale proprio perché ricorda un tipico rapporto di amicizia.

Amore fatuo

L’amore fatuo è alla base di rapporti di coppia in cui c’è una forte e intensa passione reciproca, da cui nasce la decisione di stare assieme e di mantenere l’impegno di coppia nel tempo. Quello che manca è l’intimità, cioè l’affiatamento, la condivisione, la confidenza reciproca.

È questo un legame tipico delle coppie dipendenti, in cui c’è un legame basato su qualche tipo di dipendenza affettiva.

C’è un qualche tipo di guadagno nascosto che tiene salda una coppia di questo tipo.

Viene definito amore fatuo perché è vuoto, evanescente.

Non è necessariamente una relazione di breve durata come l’infatuazione.

Il legame di dipendenza infatti può fare durare questi rapporti anche per lunghi periodi di tempo.

Cosa accade nei primi 6 mesi

Un grafico ci aiuta a capire cosa succede generalmente nei primi 6 mesi in cui nasce un rapporto.

Questi grafici non sono inventati ma sono derivati da uno studio su delle coppie autentiche (vedi bibliografia).

Amore Completo 6 Mesi Passione


L’aspetto passionale è quella componente che si accende nei primi incontri, ed è quello che attrae enormemente le due persone una all’altra.

È questo il grande magnete che mette in moto tutto quello viene dopo.

Come vedi dal grafico, il picco di intensità passionale dopo qualche mese scende, e tende verso un valore di equilibrio, molto più basso rispetto a quello iniziale.

Però c’è qualcosa che aumenta, in modo progressivo. L’amore amicale, composto dalla decisione e l’impegno, sommati all’intimità reciproca.

Ci si conosce di più, si impara a stare assieme, c’è più confidenza. Questa cresce in modo costante nel tempo. (Chiaramente per le coppie che superano i punti critici delle montagne russe della passione iniziale.)

Cosa succede dopo 60 anni

Cosa accede alle coppie che stanno assieme a lungo? Questo grafico ce lo mostra.

Come vedi aumenta sempre di più l’amore amicale, ma la passione tende a spegnersi nel tempo.

Amore Completo 60 Anni

Questo grafico ci mostra quello che accade nella realtà nelle coppie stabili nel tempo.

Ma è così che dovrebbe andare secondo te?

La vera alchimia: l’amore completo.

Un rapporto di coppia che esprime un amore completo ha una miscela di passione, intimità, decisione e impegno.

Tutti questi elementi sono necessari per una vita di coppia che sia fonte di pienezza e realizzazione esistenziale.

Amore Completo Sternberg

I due grafici che abbiamo visto sopra ci danno delle indicazioni importanti.

Superata la fase iniziale, infatti…

…quello che generalmente manca alle coppie per avere un amore completo è la passionalità espressa all’interno della coppia.

Questo lato del triangolo è il grande attrattore, il magnete, l’innesco di tutto. Ed è poi nel tempo l’elemento che genera squilibrio rispetto agli altri.

Da leggere » Amore perfetto, relazioni imperfette

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La coppia, un valore primario

La coppia è potenzialmente una fonte di indicibile pienezza esistenziale.

È il “luogo non fisico” dove potersi aprire e mostrare reciprocamente.

È il “luogo” dove questa apertura e comprensione reciproca può trovare la sua massima espressione.

Pur essendo potenziale, questa piena espressione reciproca viene spesso vista come una chimera, un ideale irrealizzabile.

È solo un sogno ideale?

A mio avviso, no.

È un rapporto che si costruisce partendo da delle basi solide: una affinità di base, dei valori di vita condivisi, dei fini comuni, una passione reciproca, la coesione.

Queste sono le fondamenta, ma da sole non sono sufficienti a reggere la prova del tempo.

Serve riconoscere il valore della coppia. Riconoscere quanto è importante per te.

Essendo consapevole dentro di te di questo valore, puoi originare delle intenzioni: comunicare di più, esprimerti di più, accogliere di più l’altro, esprimere di più la passione nei suoi confronti, e molte altre.

Tutte queste intenzioni partono da una scelta consapevole: quella di impegnarti per costruire un rapporto di coppia che esprima un amore completo.

È questa una conquista, non è un qualcosa che si trova già confezionato e pronto all’uso.

E proprio perché viene modellata in base all’interazione di due individui, ogni coppia è unica. Anche questa unicità è un valore da tenere nel cuore.

Non esiste la coppia modello, esiste l’equilibrio risultante dall’incontro di due individui.

Mi auguro, con questo articolo, di averti dato degli spunti su cui riflettere. Degli elementi da prendere in considerazione nell’osservare la tua relazione di coppia o il tuo modo di vedere l’amore completo espresso in coppia.

Se è così, ho raggiunto il mio scopo.

Ti invito, se hai piacere, di condividere nei tuoi commenti qui sotto cosa ne pensi.

Esiste secondo te un amore completo?

Se sì, da cosa è composto?


Bibliografia

– Sternberg R., Barnes M.L. (1990), La psicologia dell’amore.
– Sternberg R. (2014), La freccia di Cupido. Come cambia l’amore: teorie psicologiche.
– Jonathan Haidt (2006), The Happiness Hypothesis

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26 commenti su “I 3 ingredienti dell’amore completo: passione, intimità e…”

  1. Interessante!!
    Spesso l’uomo non compie la scelta di “esprimere di più la passione” nei confronti della partner:
    “conquistata una volta” crede sia conquistata per sempre, e che gli sia sufficiente dire “Cara ho voglia” perché lei debba “cadere ai suoi piedi”…
    Questo uccide la passione
    Alle donne piace essere corteggiate, sempre, e questo, magari insieme a del romanticismo, facilmente
    farà partire il motore (diesel) dei preliminari, anziché rispondere “Ho mal di testa” o qualunque altra scusa
    Però credo debba proprio essere una scelta-impegno da parte dell’uomo, perché in natura il maschio non è monogamo e sceglie di mettere impegno e attenzione verso altre femmine… vedi quanti tradimenti ci sono…
    Grazie dell’articolo!

    1. Agostino Famlonga

      Grazie a te Francesca per il tuo commento.
      È interessante il tuo punto di vista, orientato nell’esplorare l’effetto femminile della mancanza di passione espressa nella coppia.
      Sento che l’impegno dovrebbe essere reciproco, non si deve a mio avviso addossare a priori all’uomo o alla donna la responsabilità di un effetto. Quello che dici può essere vero per una coppia, ed esattamente all’opposto per un’altra.
      La coppia funziona quando le due intenzioni si incontrano. Partiamo da questo assunto.
      Se non si incontrano, allora nel lungo periodo abbiamo un problema.
      Perché non si incontrano? Ci saranno sicuramente una serie di fattori in gioco, e una responsabilità che non è mai unidirezionale, ma dislocata (seppur con pesi diversi) su entrambi i componenti della coppia.

      1. Sono d’accordo, i fattori in gioco sono moltissimi!!! Io ho solo espresso il punto di vista femminile su una parte della mancata
        passionalità spesso addebitata alle donne.
        La coppia funziona quando le due intenzioni si incontrano ♡♡♡

  2. Grazie Agostino per il tuo articolo giunto a San Valentino !
    Sono d’accordo e condivido la teoria del triangolo passione-condivisione-impegno ! Le relazioni che mancano di uno di questi aspetti decadono, conosco la realtà per esperienza personale .é necessario ogni giorno rinnovare i “ voti” anche se non è sempre semplice, bisogna impararlo, e porsi l’obiettivo di curare la relazione. Spesso siamo catturati da mille impegni , e , una volta che la relazione diventa più o meno stabile ci si dimentica di nutrirla, perché di nutrimento si tratta secondo me.
    E si tratta di scegliere, sempre !

    1. Grazie Pamela! Sì, anche secondo me si tratta di una scelta da rinnovare ogni giorno, e di una relazione da nutrire nel tempo. Senza una scelta reciproca, non si va da nessuna parte. Solo con la scelta però, il triangolo è zoppo. Insomma, abbiamo capito che servono tutti e 3 i vertici :)

    1. Grazie per l’apprezzamento Claudio, mi fa piacere.
      L’intenzione è quella di pubblicare molto più spesso, ho una lista di articoli in mente che aspettano solo di venire scritti.
      Prima però voglio sistemare alcune cose del sito, che hanno la precedenza sulla pubblicazione degli articoli.
      Sistemati questi aspetti avrò più tempo da dedicare alla scrittura.

  3. Cosa ne pensi di ciò che è chiamato multirelazionalità o poliamore? Secondo te è possibile un amore completo secondo le caratteristiche che hai così ben descritto e che non sia esclusivo nei confronti di una sola persona? In altri termini come entra l’esclusività in questo triangolo? Se secondo te entra, si intende

    1. Grazie per la domanda Alex.
      Se guardi il triangolo, ci sono due vertici che contemplano la multirelazionalità, ma uno no.
      L’intimità potenzialmente è rivolta a tante persone, non è esclusiva.
      La passione anche, potenzialmente è aperta a questo.
      Il vertice della decisione invece no.
      La scelta è per sua natura univoca. Quando c’è una vera scelta, originata dall’Essere Consapevole che noi siamo, questa esclude tutto il resto. È una proprietà della scelta consapevole: è totale e come tale direzionata in modo univoco.
      Per cui, per rispondere alla tua domanda: nel caso della multirelazionalità avresti tanti triangoli sbilenchi, ma mai un amore completo secondo le caratteristiche descritte.
      Per approfondire alcuni aspetti della scelta, ti invito a leggere l’articolo che ho scritto recentemente: La scelta: 4 principi fondamentali

      1. Grazie Agostino, ho apprezzato molto anche l’articolo sulla scelta. Mi fa riflettere però il fatto che la decisione impegno faccia parte del polo amicale, per sua natura amore non esclusivo. In effetti se indica la volontà e l’azione finalizzate a una continuità del rapporto mi pare condivisibile. Può essere invece la passione per sua natura quella più incompatibile con la multirelazionalità ? Si può avere vera passione per due o più persone?
        Poi un’altra domanda. Posto che nella realtà ogni relazione sviluppa i poli in maniera differente e comunque mai perfetta mi verrebbe da dire che tutti i triangoli sono sempre sbilenchi, indipendentemente dal numero. Se sono più di uno si avrebbero solo triangoli combinati diversamente.
        Che ne pensi?

        1. Rispondo alle tue domande:
          “Si può avere vera passione per due o più persone?” Sì, il trasporto passionale è istintivo e pulsionale e per sua natura non direzionato in modo univoco.
          …”tutti i triangoli sono sempre sbilenchi, indipendentemente dal numero. Se sono più di uno si avrebbero solo triangoli combinati diversamente.” Se ho compreso bene la domanda, che è rivolta all’esistenza di più triangoli (cioè al poliamore) si… si tratta sempre di triangoli sbilenchi, mancando appunto il pieno sviluppo del vertice della decisione impegno, come ti ho risposto alla domanda precedente.
          Se non ho compreso bene la domanda, ti prego di riformularla in un altro modo ;)

  4. Completo ed elegante… come al solito.
    Secondo me l’ingrediente FONDAMENTALE per mantenere la coppia soddisfacente… anzi, per MANTENERE LA COPPIA nel lungo periodo è la DECISIONE.
    sI DEVE decidere di stare con l’altro e di dare valore alla coppia, nonostante i mille difetti…
    Si deve decidere di credere che l’altro è il nostro migliore compagno nonostante le teoriche od ipotetiche alternative…
    Si deve decidere che creare una compagnia profonda con l’altro paga , nonostante la passione sia bella che andata…

  5. Grazie Agostino per quello che sto’ leggendo.Sono anni tormentata tra due uomini.Un rapporto pieno di passione,attrazione fisica,alchimia ma pessimo sulla comunicazione perché abbiamo difficoltà a capirci,a comprendere quello che l’altro dice o vuole.E un rapporto dove c’è tutto il resto ma ahimè manca la passione.

    1. Agostino Famlonga

      Comprendo Daniela la situazione.
      La mia esperienza è che là dove c’è la passione e manca la comprensione, il rapporto dopo un po’ stagna.
      Al contrario dove c’è la comprensione ma manca la passione, c’è una durata maggiore e una nel tempo questa può fare scaturire anche l’affinità sul piano fisico (come nel grafico che ho messo alla fine dell’articolo).
      Non so come è la tua esperienza in merito, potrebbe anche essere diversa!

      1. Posso confermare. Sono stata sposata per 22 anni (più 9 di “fidanzamento”) e ora capisco che si è trattato di un rapporto amicale. Ora da dieci anni frequento un uomo dal quale sono stata e sono attratta sul piano passionale, ma non esiste impegno (principalmente) da parte sua e l’intimità è altalenante. E siamo un po’ alle corde.

        1. Grazie per la tua condivisione! Mi fa piacere che le informazioni dell’articolo riflettano e confermino la tua esperienza.
          Mi auguro vivamente che questa consapevolezza possa incanalare la relazione verso un “amore completo”.

  6. Articolo bello e chiaro. Un po’ mi fa sorridere perché nel mio piccolo ho visto più o meno tutte le situazioni. Amore senza passione, amore con passione, passione. Non ho idea se esista realmente un rapporto “eterno” però oggi punterei sicuramente a quello che fa battere il cuore. Se poi c’è anche il resto ok, perfetto…altrimenti viviamo il presente e basta. Grazie

    1. Grazie per il tuo commento Silvia! Dal mio punto di vista il “rapporto eterno” esiste ed è costruito nel tempo ed è in continuo mutamento, perché questa è la natura dei rapporti, più che “preconfezionato in partenza”. Nella partenza ci devono essere i presupposti, poi il resto va costruito.
      Ti riporto una bella frase di Franco Nembrini che ho letto ieri che mi ha fatto riflettere molto:
      << Mi sono trovato spesso a ragionare con dei giovani e a spiegare loro che noi siamo abituati a mettere l'amore all'inizio, a pensare "ti sposo per amore", e poi per tutta la vita si sta a tenere duro, a cercare di restare fedeli, perché molte cose farebbero fare marcia indietro, farebbero pentire, farebbero dire "devo essermi sbagliato, mi sembravi così... e invece..." Invece l'amore non sta all'inizio della strada, ma alla fine.>>
      Ti consiglio, se non l’hai ancora letto, questo articolo che si collega in modo diretto all’argomento: Amore perfetto, relazioni imperfette.

  7. Per me la forma più essenziale di amore è l’amicizia. Quella che non cambia mai.Se ad essa si aggiunge la passione è perché il sentimento fra due persone scende a livello fisico per scopi ben precisi ,per poi continuare a livello di intima affinità. L’amicizia può sussistere anche aldilà della coppia perché agisce in un ambito più alto ,..dopo il passaggio della passione rimangono segni di complicità totali ,che caratterizzano appunto la coppia . L’amicizia è il collante dell’umanità,di tutta l’umanità,anche se per qualcuno è più sentita. Ma è il comune denominatore dell’amore universale.

    1. Grazie Giancarla per questo tuo commento, che vedo solo ora (perdonami il ritardo nella risposta).
      È interessante questo tuo spunto che mette amore – amicizia – passione in un ordine “gerarchico” per cui “scendendo” dall’amore (universale) si va a toccare l’amicizia (specifica) e la passione nell’intimità (ancora più specifica). Il tuo passaggio va dall’impersonale al personale, quando generalmente la tendenza è quella di portare l’attenzione allo sviluppo nella direzione opposta, dal personale all’impersonale.
      È una prospettiva alta che comprendo bene e apprezzo molto, grazie per averla condivisa.
      Sento che per comprenderla serve avere esperienza di ciò che significa l’amore universale, altrimenti non si riesce a coglierne la profondità. La tendenza comune è quella di confondere l’amore con la passione o con l’infatuazione, e questo sappiamo bene che porta a un vicolo cieco di sviluppo (sia personale che di coppia).

  8. Ho appena letto questo articolo. Penso se sia chiaro e illuminante. Grazie. Sarei piaciuta condividerlo con il mio companion, ma lui considera queste genere di consigli “cazzate che non mi interessano “. Quindi ho qualche domande. Guardando il triangolo, dove si ubicata il concetto / atto di affetto fisico, che non necessariamente significa fare sesso? Intendo che il compagno mi dice che mi vuole bene, ma c’e un forte mancanza di affetto,come esempi; tocchi, abbracci, tenerezza, carezze, complimenti, parole dolci . Siamo insieme solo 4 anni e dopo due anni lui avuto un notevole calo di passione, che non è stato uguale per me . Ho cercato capire il motivo. ( lui non mi trova pui attraente, aveva preoccupazioni, e stato in una fase di menopausa maschile?) Lui anche non è un grande comunicatore. Non ha imparato mai come esprimere i sui sentimenti o come trattare una dialogo con parere diversi. È difficile per lui di ascoltare e spesso mi sento non sentito. Comunque, lui ha un forte senso di dovere e è molto affidabile e utile per fare compiti concreto. Dice che è suo DOVERE. Per lui questi sono i veri esempi di amore, non parole, idee, gesto di affetto, sentimenti.mSecondo lui, ha fatto un serio impegno con me, nel senso che non vuole lasciarmi mai . Ha detto che vuole finire la sua vita insieme con me. Ma non abbiamo un progetto, non siamo in grado di prendere le decisione insieme come crescere il nostro rapporto. Voglio aggiungere qui qualche altro elemento molto importante. Innanzitutto, sono straniera, sono American e ebrea e lui e italiano e un practicante cattolico. Abbiamo diverse culture e usanze / atteggiamento verso tante cose. All inizio , le differenze sembrava stimolanti e ispirati, ma col tempo comincio a capire il vostro detto , cioè, “Moglie e buoi dei paesi tuo“ .Abbiamo 68 e 69 anni. Quasi 7 anni fa aveva un conflittuale e ostile separazione da suo moglie ,ma non considera divorzio, anche se durante la nostra fase passionale voleva dare me una fede dopo soli tre mesi insieme e parlato di matrimonio. Ora quando menziono di questa offerta mi dice che è stata una battuta. Un’altra cosa , forse pui grave è che un anno fa sua figlia che vive con lui e che ha 27 anni, è stato diagnosi con un tumore inoperable. Sono andati in crisi, figlia, padre e moglie. Però pui di un anno fa, anche la mia vita con lui è stat in crisi. Ho rinunciato per forza la parte di passione perché ha poco libido. Per quanto riguarda la parte intima è solo puntata su i sui problemi. L’ impegno è ancora lì, nel senso che è ancora disponibile ad accompagnarmi dal medico, all’aeroporto, per fare le spesa, e darmi una mano con le cose concrete e pratica. Ma cosa vale un impegno piena di DOVERE, senza intimità, passione, un progetto, prendere le decisione insieme con qualcuno freddo e incapace di fare un’esplorazione usando il modello che offri nel articolo? Lui è un bravo uomo, con buone valori. So che lui vive una dramma tragica. Sfortunatamente per almeno 16 mesi la nostra relazione è stata squilibrata. Ormai non c’è tanto dare/avere almeno al livello intellettuale/emotivo. Io ho bisogno degli altri elementi del triangolo, ma lui , per adesso, e chissà forse per sempre, può funzionare solo sul livello amicale e e con un impegno, senza passione, senza intimità reciproca, senza affetto fisco ( romanticismo ) o prendere decisione. mi dice con la malattia del figlia non è in grado di decidere nulla. Cosa devo fare? aspetto, stare vicino. a fino quando ? Certamente, nonostante la seria malattia del figlia e i problemi con la moglie, affrontiamo anche le nostre carattere, le nostre età, le nostre differenze culturale . Desiderio che potevo mandare questo articolo a lui e fare una richiesta di esplorare questo triangolo insieme e facciamo un po’ di “ problem solving”. ma non credo che sia possibile. Immagino che non receive tanti messaggi dalle persone già alla terza età. Forse sarà meglio di non pubblicare questo messaggio. Sicuramente ci sono errori grammaticali con l’italiano e spero che mi capisca…ma comunque apprezzerò qualsiasi percezione e anche consiglio che avrebbe.

    1. Grazie per il tuo commento, molto ricco e personale nel descrivere il tuo vissuto.
      Certamente il tuo compagno sta attraversando in questo momento un periodo impegnativo e difficile. Affrontare la malattia della figlia è qualcosa che lo impegna emotivamente e anche (posso immaginare) sul piano pratico. Considera questo come qualcosa che toglie risorse (tempo, attenzione, energia) alla coppia. La cosa che mi sento di dirti è di accogliere l’impegno suo nei confronti della figlia con estrema compassione, e per l’amore che provi per lui, sostienilo (sono certo che già è così). È un evento di vita che richiede in questo momento una priorità di attenzione. L’importante è che lui si apra con te, che condivida con te quello che emotivamente sta passando. Questo rende la coppia uno spazio sicuro di condivisione e mantiene l’intimità, anche semplicemente sul piano emotivo, che di base è precursore dell’altra intimità, quella sul piano fisico.
      L’intimità fisica è già venuta meno prima di questo evento, e certamente questo non aiuta, ora c’è una difficoltà in più da superare.
      Mi chiedi dove si collocano le manifestazioni di affetto non legate alla sessualità. Dal mio punto di vista fanno parte del lato intimità-passione quindi sono una versione fredda dell’amore romantico. È probabile che una carezza, un tocco, un abbraccio, per il tuo compagno sia un segno di condivisione emotiva (intimità) e una manifestazione di attrazione fisica (passione). È certamente una versione “fredda”, che non è sufficiente per te e per soddisfare il tuo bisogno. Questo va comunicato bene: senza fare sentire l’altro in colpa, ma esprimendo il tuo bisogno senza mezzi termini. Spesso ci sono bisogni che non si incontrano nella coppia. Per mantenere la coppia salda serve sostenere la frustrazione senza incolpare l’altro, ma al contempo trovare un modo per mediare. Uno deve venire incontro all’altro, altrimenti ci si allontana. Usa proprio questa parola “bisogno” nel parlare con lui. Accogli anche lui con i suoi bisogni, chiedendogli di cosa ha bisogno e come puoi venirgli incontro nell’aiutarlo. Quando il partner fa un passo verso di noi per soddisfare in modo amorevole un nostro bisogno, siamo più propensi ad avvicinarci a lui per soddisfare un suo bisogno. Cerca di fare tu un passo di avvicinamento nei suoi confronti, riconoscendo con compassione la difficoltà del suo momento delicato.
      Riguardo il suo forte senso del dovere e impegno freddo nella coppia, va certamente equilibrato nel tempo con l’altro lato del triangolo, altrimenti vi trovare come l’ultimo grafico dell’articolo (quello relativo a “cosa succede dopo 60 anni”). Per comprendere meglio questo suo impegno, e riconoscerlo con gratitudine, ti consiglio una lettura semplice: “I 5 linguaggi dell’amore” di Gary Chapman, ti può aiutare ad avere una visione più profonda di questo suo atteggiamento “freddo”.
      Un augurio per voi, che possiate superare questo periodo uscendone più saldi e fortificati nella vostra unione!

  9. Complimenti per l’articolo! Penso di essere d’accordo su tutto, perlomeno per mia esperienza personale ciò trova conferma in quello che ho vissuto.
    Con una ragazza c’era una fortissima intimità ma mancava la passione. Lei innamorata e io no, e questo mi ha portato a rinunciare a intraprendere una relazione (con un certo dispiacere).
    Se ho ben capito, quando c’è una forte intimità può scattare qualcosa anche sul piano fisico, però chiaramente se questo non avviene temo non si possa fare nulla per far accendere la passione, o scatta o non scatta.
    Poi immagino che anche se la passione tende a scemare col tempo, qualcosa di quella passione rimane. Al contrario, senza quella passione iniziale col tempo non resta nulla.

    1. Grazie Francesco del commento. L’esperienza ci dice che quello che è vero per una coppia, non necessariamente è vero per un’altra. Ad esempio ci sono coppie che non accendono la passione all’inizio, che è la cosa più comune, ma la accendono più tardi… più si conoscono, più sono in contatto intimo con loro stesse, e più questo fa scattare la passione.
      Ho conosciuto coppie che all’inizio della relazione, per scelta, hanno fatto mesi e mesi di celibato, ovvero sono rimaste in relazione ma senza liberare completamente la loro passione sul piano fisico, per liberarla su un altro piano (quello della relazione tra individui)… e sono coppie che funzionano benissimo sul lungo termine su tutti i fronti. Ti sto dicendo questo per dirti di non limitarti a ciò che è comune, o “normale”, e riconoscere che ogni coppia ha il suo modo di manifestare l’amore nella forma.

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