Quando impari qualcosa, qualsiasi cosa, attraversi una serie di passaggi di apprendimento. Da una condizione in cui non sei capace di fare qualcosa, ad una in cui possiedi una determinata abilità o conoscenza.
Ogni stadio di apprendimento ha delle caratteristiche peculiari. Portare consapevolezza su questi aspetti è utile per due motivi:
- Ti permette di comprendere a che punto sei nel percorso di apprendimento di un’abilità.
- Ti permette attraversare in modo consapevole il processo, sapendo che ogni passaggio è indispensabile e non può essere saltato per arrivare alla maestria di un’abilità.
Cominciamo dunque con il dare un ordine a questi step.
Il primo, e il più logico, è chiaramente una scala progressiva di livelli di abilità.


Scarica l'articolo in pdf
Scarica l'articolo che stai leggendo nel comodo formato pdf, pronto per essere stampato o letto offline su qualsiasi dispositivo.
Il punto di partenza
Il punto di partenza, il livello zero nel grafico, è la condizione iniziale in cui non si possiede alcuna conoscenza dell’abilità che si vuole apprendere.
Non necessariamente il livello zero coincide con l’incapacità totale di eseguire un compito, dipende da quello che si vuole imparare.
Due esempi per chiarire questo aspetto.
Se volessi imparare il cinese, partirei da una tabula rasa, perché non ho la minima idea né di come si legge, né di come si scrive, né di come si pronuncia. Quindo lo zero significa proprio una condizione di partenza senza precedenti.
Se volessi imparare l’abilità del salto in lungo, il livello zero non coincide con uno zero assoluto. Qualche centimetro sono in grado di saltarlo, anche senza avere portato l’attenzione e l’intenzione a questo aspetto.
Apparentemente la seconda condizione sembra migliore della prima: avere già una conoscenza intuitiva di un’abilità, appresa in modo autonomo e spontaneo potrebbe sembrare un vantaggio rispetto alla partenza a livello zero. Questo non è sempre vero.
A volte, quando si possiede già una conoscenza dell’abilità, bisogna attraversare un periodo in cui dis-imparare ciò che si è appreso autonomamente per poter fare un salto ad un livello qualitativo maggiore. Non è sempre vero, ma a volte succede ed è giusto tenere in considerazione questo aspetto.
Un esempio personale di questo principio: io ho imparato a nuotare da solo da ragazzo. In qualche maniera ho sempre nuotato e avevo appreso un mio “stile personale”, chiaramente molto lontano dall’ottimale. Stavo a galla e nuotavo, ma mi stancavo facilmente e avevo poca autonomia. Quando decisi di prendere delle lezioni di nuoto per imparare a nuotare meglio, non è stato facile correggere l’abitudine appresa negli anni. Sarebbe stato più facile, da un certo punto di vista, partire senza questa conoscenza.
Il primo livello di abilità: il principiante
Nel primo livello di abilità si inizia ad introdurre in un’azione specifica un’intenzione all’apprendimento. Si studia come funziona un’abilità e si inizia a mettere in pratica questa conoscenza.
Chiaramente l’azione sarà lenta e forse maldestra, perché è richiesto un impegno attivo e consapevole nel modificare e indirizzare quel comportamento verso il risultato desiderato.
Il principiante non possiede la garanzia del risultato. L’azione e la conoscenza non sono state integrate.
Il secondo livello di abilità: il praticante
Il livello seguente è rappresentato da colui che ha compreso come funziona un’abilità e la mette in atto in modo consapevole. L’abilità è posseduta e guidata in modo intenzionale verso il risultato desiderato.
Il risultato è ottenuto veicolando le azioni con impegno e persistenza.
Sembrerebbe che questo sia un punto di arrivo, in realtà esiste un altro step di apprendimento.
Il terzo livello di abilità: la maestria
Nell’ultimo livello di abilità, la conoscenza del funzionamento dell’abilità è integrata in colui che esegue l’azione. Integrata significa che fa parte del modo di essere di quella persona, per cui agisce per come è.
Nella maestria dell’abilità:
La maestria dell’abilità è quando il fare è una diretta conseguenza dell’essere.
Detto in un’altro modo: esprimendosi, l’essere manifesta l’abilità che è. O ancora: l’essere è abilità in azione.
Inseriamo ora i quattro passaggi in una griglia che ci permette di comprenderli meglio.
I passaggi di stato nei livelli di abilità
La progressione dei passaggi nella maestria di un’abilità passa attraverso le quattro fasi che abbiamo visto.
Se rappresentiamo graficamente in una griglia capace-incapace e consapevole-inconsapevole, la progressione sarebbe questa.

Il punto di partenza è una condizione in cui la persona è incapace, ed è anche inconsapevole della mancanza di abilità.
Nel primo step – quello del principiante – la persona ancora non possiede l’abilità che desidera, ma è consapevole di questo e consapevolmente inserisce un’intenzione e una conoscenza mirati all’apprendimento.
Nello livello praticante, la persona possiede l’abilità, è quindi capace e guida le azioni in modo intenzionale e consapevole.
Nella maestria dell’abilità, la persona è chiaramente capace, possiede completamente la conoscenza diretta di quell’abilità. Questa viene manifestata come stato dell’essere. La parola inconsapevole potrebbe apparire impropria, perché in realtà l’abilità è diventata completamente consapevole, tanto da essere integrata nell’essere. Può essere considerata inconsapevole perché non c’è un’intenzione e uno sforzo nel fare quella determinata cosa, è semplicemente la manifestazione di ciò che si è.
Per approfondire » I 6 tipi di inconscio
L’impegno
L’impegno richiesto per integrare un’abilità non è lineare.
Innanzitutto, a livello di principiante, esiste una inerzia iniziale da vincere per uscire fuori dalla condizione di partenza.
La resistenza iniziale da vincere è spesso quella più difficile da superare.

Il lato positivo della condizione iniziale è che, a parità di impegno, il miglioramento è massimo.
In questa fase l’impegno appare soggettivamente come enorme, a causa dell’inerzia da vincere, ma il risultato nel miglioramento dell’abilità è al massimo del suo potenziale, rispetto a tutte le altre fasi.
Per approfondire » Quanto tempo serve per formare un’abitudine?
Più si avanza nel processo di apprendimento di un’abilità, più i miglioramenti a parità di impegno si riducono, fino a rendersi quasi impercettibili.
Quando si raggiunge una condizione di eccellenza, per avere un minimo incremento serve un impegno enorme.
Quando si raggiunge la maestria, l’abilità è integrata, e lo sforzo di apprendimento è minimo. L’abilità si esprime da sé.
Possiamo raffigurare graficamente i passaggi in questo modo.

Alcuni ostacoli
Nel percorso dell’apprendimento di un’abilità si incontrano una serie di ostacoli che possono impedire il raggiungimento della maestria.
Vediamone alcuni.
Come elemento fondante ci deve essere la consapevolezza della condizione iniziale. A volte non ci si rende conto di come potrebbe migliorare la condizione della propria vita se si acquisissero determinate abilità che consentirebbero per vivere in modo più armonioso.
Il primo ostacolo quindi è la mancanza della consapevolezza della condizione di partenza, e la mancata chiarezza di ciò che si potrebbe ottenere tramite una determinata abilità.
Per uscire dallo step zero e passare a livello principiante quindi serve una chiara intenzione, motivata dalla comprensione autentica dell’utilità dell’abilità.
Un ostacolo iniziale quindi potrebbe essere la mancanza di intenzionalità.
La soluzione di questo ostacolo richiede due passaggi:
- divenire consapevoli della condizione in cui ci si trova e
- divenire consapevoli dei risvolti positivi dell’acquisire una determinata abilità.
Questi due passaggi vanno sommati e dovrebbero portare la persona a prendere posizione, cioè ad originare un’intenzione.
Solo l’intenzione non è sufficiente ad introdurre un cambiamento. Il primo step richiede la somma di un’intenzione e di una conoscenza.
Quindi, un altro ostacolo iniziale potrebbe essere la mancanza della conoscenza.
Vuoi apprendere un’abilità ma non sai come fare. La soluzione è lineare: serve acquisire le conoscenze, studiando o imparando da qualcuno che può darti queste conoscenze.
L’intenzione e la conoscenza mettono in moto il processo di apprendimento, ufficialmente si è entra nella fase del principiante. A questo livello interviene la barriera dell’inerzia iniziale, che come abbiamo visto prima è massima in questa fase, e può facilmente creare sconforto.
L’ostacolo è la mancanza di persistenza, cioè quello di mollare troppo presto.
In questo punto può essere risolutiva l’abilità di superare la crisi e quella di dare e ricevere aiuto e sostegno.
Per approfondire » Abilità nella vita
Per il passaggio dall’eccellenza alla maestria serve superare la prova del tempo. L’esperienza deve accumularsi e creare una transizione di fase: l’abilità integrata nell’essere.
Il tuo livello di abilità
Abbiamo visto una sequenza di 3 possibili livelli di abilità. Riconoscendo che ognuno di noi ha, nella sua vita, diversi gradi di abilità in ambiti diversi, possiamo riflettere su alcuni elementi emersi in questo articolo.
- C’è un campo in cui senti di avere raggiunto la maestria in un’abilità? Quale?
- Di quale abilità avresti bisogno per crescere in un’area difficoltosa?
- Quali ostacoli generalmente ti impediscono di acquisire la piena padronanza di un’abilità?
Se hai piacere, puoi rispondere a queste domande nei commenti qui sotto.
Bibliografia
Silvana e Silvano Brunelli – Scienze delle abilità umane