Perché essere consapevole

Perché è così importante essere consapevoli? Perché la consapevolezza, pur essendo qualcosa di intangibile e invisibile, ha numerose implicazioni nella tua vita.
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Una priorità trascurata

La consapevolezza è una sostanza invisibile che però ha effetti tangibili nella vita della persona. Se si potesse misurare e quantificare la consapevolezza, potremmo vedere che più se ne ha, migliore è la qualità di vita.

Eppure, proprio perché intangibile e invisibile, spesso viene trascurata a discapito di altre priorità.

Perché una cosa di così primaria importanza scivola in secondo piano?

Perché ognuno conosce già sé stesso in una certa misura. Chi più, chi meno, ognuno ha un certo grado di consapevolezza di sé. Questa viene allora data per scontata, come se fosse un bene già acquisito e che non necessita di attenzione.

La conoscenza che hai di te stesso è un bene da riconoscere e da valorizzare. E tenendo questo valore alto, va riconosciuto che questa può aumentare notevolmente, potenzialmente all’infinito. E gli effetti non riguardano solo il benessere interiore, ma come vedremo hanno implicazioni in tutte le aree della vita.

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Un valore da coltivare

Quali sono le azioni che permettono di spostare qualcosa nella scala delle priorità?

La prima azione è il riconoscimento della sua importanza.

Questo avviene tenendo l’attenzione sulle implicazioni che la consapevolezza ha nella tua vita, e l’articolo che stai leggendo ha proprio questo scopo.

La seconda azione è il riconoscere che la consapevolezza non è una proprietà statica, ma qualcosa che può crescere.

L’essere consapevole non è statico, ma per sua natura dinamico. Non è un elemento inerte come un sasso, ma è più simile a una pianta viva, che se coltivata può crescere, fiorire e donare i suoi frutti.

Vediamo alcuni dei frutti preziosi donati dalla consapevolezza.

Scelta Intra 750x563 1

Decisioni giuste per te

La vita presenta innumerevoli bivi e infinite possibilità di scelta. Essere consapevole ti permette di scegliere ciò che è giusto per te, di scoprire la tua strada.

Dalla conoscenza di sé nasce la possibilità di sapere riconoscere quello che ti rappresenta, ciò che ti esprime.

Ognuno è diverso e ognuno ha le sue peculiarità ed è chiamato ad esprimerle nella vita. Se queste non vengono riconosciute e non vengono espresse la persona entrerà in una condizione di sofferenza interiore molto particolare: una sofferenza esistenziale.

Una ghianda ha in sé la potenzialità di diventare quercia. Se non esprime questa sua natura fondamentale sentirà che manca qualcosa. Allo stesso modo l’essere umano è chiamato ad esprimere la sua natura nella vita.

Non è uguale fare il panettiere o fare il pittore o l’insegnante. Non è uguale vivere una vita con una famiglia o una vita da single. Non è uguale sposare una persona o un’altra.

Come riconoscere ciò che è giusto per te? Solo se conosci te stesso sai ascoltare la tua voce interiore profonda e riconoscere la tua strada.

Il risultato di questo processo è sentire di essere nel posto giusto e che stai facendo la cosa giusta per te.

Per approfondire » Scegliere
Da leggere » La vita è mia – Silvano Brunelli

Valori Intra 750x562 1

Riconoscimento dei tuoi valori

Un valore è il riconoscimento che per te qualcosa è importante.

È una “misura” soggettiva: ognuno è portatore di valori diversi dall’altro. E anche nel tempo i valori personali sono soggetti al cambiamento.

Essere consapevole dei propri valori crea armonia interiore e coerenza nel comportamento.

Se riconosco l’importanza del curare il mio corpo per la mia salute, ne avrò cura, diventerà per me una priorità. Nel tempo libero farò attività fisica per mantenere attivo il suo metabolismo, mangerò cibo che gli permette di funzionare bene, curerò il suo bisogno di riposo… sono azioni che riflettono il valore che ha per me la cura del corpo.

Se non sono consapevole di questo valore, se non porto in me la sua importanza, le azioni saranno diverse: nel tempo libero farò altro, mangerò cibo non sano, condurrò una vita sedentaria…

Se non tengo in me il valore della salute e della cura del corpo ho bisogno di motivarmi per fare qualcosa in quest’area. Ho bisogno di motivazione per fare attività fisica, devo usare una volontà ferrea e forzosa per mettermi a dieta, e via di seguito con tutte le conseguenze del caso.

La consapevolezza del valore mette in moto un’azione naturale e spontanea, permette di guidare le azioni in modo fluido.

Così come l’acqua scorre naturalmente in discesa, così la consapevolezza del valore di qualcosa fluisce in modo naturale verso un’azione che esprime quel valore.

Per approfondire » Il guidatore e l’elefante

perché

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Azioni finalizzate / Scopo / Perché

Fare qualcosa senza sapere perché lo stai facendo è il presupposto per rendere quello che fai vuoto di significato. Il risultato è che quell’azione e il risultato che otterrai non sarà appagante, anche se perfetto nella forma e nell’esecuzione.

Un’azione è finalizzata quando è connessa allo scopo, quello che vuoi ottenere, e al significato che ha per te quel fine.

Con questi presupposti l’azione sarà appagante di per sé, diventa veicolo di auto-realizzazione, anche se imperfetta nella sua esecuzione.

Come trovare lo scopo e il significato?

Questo non è intrinseco alle cose che fai, ma è in te, nella consapevolezza che hai di te stesso.

Solo tenendo l’attenzione su di te puoi rendere evidente ciò che ti esprime e da questa consapevolezza veicolare azioni che riflettono la tua natura.

Etica Intra 750x563 1

Etica naturale

L’essere umano vive numerose spinte e bisogni.

Il nostro corpo fisico ha una forte spinta biologica legata alla sua sopravvivenza. La mente e le emozioni veicolano questa spinta in azioni, sentimenti e strategie che permettono all’essere umano di sopravvivere nell’ambiente in cui vive e all’interno delle relazioni con cui interagisce.

Questa spinta alla sopravvivenza e le strategie messe in atto dal nostro corpo, dalle nostre emozioni e dalla mente agiscono nella vita con una dinamica competitiva. In questo scenario sono contemplate la slealtà, la falsità e l’inganno.

Fa parte della natura biologica e dell’istinto di sopravvivenza animale. La sogliola si mimetizza tra la sabbia del fondale e aspetta che le passi vicino la sua preda per cibarsene.

In questa lotta per la sopravvivenza il fine giustifica i mezzi, anche a discapito degli altri.

Solo la consapevolezza è in grado di rompere questa dinamica, inserendo una spinta diversa, quella all’inclusione e alla collaborazione.

L’essere consapevole infatti opera e interagisce nella vita con il principio di unione e di inclusività.

Riconoscendosi in ciò con cui interagisce, l’essere consapevole permette l’emergere di un’etica naturale, impersonale, in cui l’inganno e la slealtà non sono contemplati.

Al tuo corpo fisico non importa se mangi un pasto rubato di nascosto ad un’altra persona: secerne i succhi gastrici e lo digerisce per ricavarne nutrimento.

Se nel mangiare quel pasto rubato di nascosto sei consapevole di quello che hai fatto sentirai una sensazione di disagio interiore, perché hai violato un ordine naturale, sei andato contro dei principi etici intrinseci alla natura delle cose.

Non perché hai violato una legge o un codice morale, ma perché riconoscendo nell’altro la tua medesima natura, con quell’azione hai ingannato te stesso.

L’essere consapevole permette di uscire dalla dinamica “il fine giustifica i mezzi” e accende un’altra spinta: consapevole del fine trovo i mezzi che permettono di realizzarlo rispettando gli altri e collaborando con chi ha lo stesso fine.

Un fine consapevole sommato ad un’azione etica rende la sua esecuzione forte di fronte alla prova degli ostacoli per la sua realizzazione.

Problemi Intra 750x562 1

Risoluzione a molti problemi della vita

Le persone sperimentano nella loro vita una serie di vissuti che vengono percepiti come problematici.

Quando un’intenzione incontra un ostacolo, questo intoppo può essere percepito come un problema.

Alcuni problemi richiedono l’esecuzione di azioni concrete per essere risolti, mentre altri si possono sciogliere solamente elevando la propria consapevolezza.

Mi spiego con due esempi.

Voglio andare da casa al lavoro e nel tragitto buco una gomma della mia auto. Se ho la ruota di scorta e so cambiare la gomma, faccio quello che serve e supero questo ostacolo. Se la ruota di scorta è sgonfia o se non sono capace di cambiare la gomma bucata, può emergere il vissuto soggettivo chiamato “problema”.

Di fronte a questo problema ho due vie di risoluzione.

La prima è rinunciare all’intenzione di andare al lavoro. Rinunciare al fine fa scomparire il vissuto del problema (anche se probabilmente ne creerà altri in seguito).

Oppure trovo una soluzione pratica che mi permette di cambiare la gomma e di procedere vero la mia meta: chiedo aiuto a qualcuno che sa cambiare la gomma o prendo un taxi.

In altre situazioni intervenire con una risoluzione pratica senza avere un aumento di consapevolezza peggiorerebbe solamente le cose.

Un ragazzo ha una dipendenza dal gioco d’azzardo e si indebita pesantemente. Questo debito gli impedisce di pagare l’affitto e crea una situazione problematica. Va dal padre e chiede aiuto economico per risolvere il problema, e il padre lo aiuta dandogli dei soldi (intervento pratico per risolvere il problema).

In realtà non è stato risolto nulla, perché se la dipendenza resta attiva dopo poco la situazione si ripresenterà nella medesima forma e probabilmente con una maggiore gravità.

La risoluzione a questo tipo di problemi risiede solamente in aumento di consapevolezza. Solo divenendo più consapevole il ragazzo può sciogliere alla radice quello che ha generato il problema.

Intervenire con una risoluzione pratica aggraverebbe solamente la situazione la volta successiva.

Questa dinamica la viviamo nelle singole aree della vita. Molti problemi nelle relazioni e molti problemi personali si sciolgono solamente elevando la propria consapevolezza, senza la necessità di fare qualcosa di concreto.

Per approfondire » Affrontare la crisi

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Amore incondizionato

La consapevolezza è qualcosa di invisibile, impalpabile. Non possiamo indicarla e dire “ecco la consapevolezza”. Possiamo però, vivendola, riconoscerne le sue qualità essenziali.

Tra queste spiccano l’apertura e l’inclusività. L’essere consapevole possiede queste caratteristiche, ed essere consapevole permette di incarnarle nella propria esperienza del momento presente.

L’esperienza dell’essere aperti e sentirci in unione è proprio quello che chiamiamo amore.

Questo vissuto interiore può veicolare anche una serie di sentimenti e di emozioni, ma la radice dell’amore è molto più profonda di un’emozione passeggera o di un sentimento verso qualcuno o qualcosa: la sua radice è nella consapevolezza stessa.

Fa parte della natura dell’essere consapevole vivere l’amore in modo esistenziale, slegato da oggetti o persone come fonti di questo vissuto.

Essendo radicato nella natura stessa dell’individuo, l’amore ha una caratteristica che lo distingue dalle emozioni e dai sentimenti: è incondizionato, ovvero non dipende da condizioni esterne.

Fa parte di ciò che sei, è una qualità dell’essere.

Più sei consapevole, più puoi accedere a questo vissuto di apertura e unione e sperimentare cosa significa “essere amore.”

Per approfondire » Amore perfetto, relazioni imperfette

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Completezza esistenziale

L’incompletezza è un senso interiore che esprime questo sentire: non vai bene così come sei.

Questo vissuto genera una spinta automatica ad essere diverso da come sei. Un impulso a fare qualcosa per compensare quella parte mancante.

Le due parti non sono separabili tra di loro: sono una il rovescio della medaglia dell’altra.

Tanto più il sentire di non andare bene così come sei è forte, tanto più è attiva e forte la spinta compensatrice a fare qualcosa per essere diverso da ciò che sei.

L’incompletezza origina dal sentire di essere separarti da sé stessi, ovvero dal non conoscersi completamente, dall’avere delle parti messe in ombra che oscurano la natura dell’individuo.

Ciò che sei è completo in sé. Questa verità può solamente venire oscurata ma mai intaccata.

Sei un individuo consapevole, e la parola stessa veicola questa verità. In-dividuo, cioè indivisibile. Nella tua natura più intima e profonda sei un individuo, un intero, completo in sé.

La via per la completezza allora non sta nel cercare di riempire la parte che senti mancante con azioni compensatrici, ma sta nello svelare questa tua natura essenziale, nel vivere direttamente l’essere che sei.

Conoscere sé stessi e conoscere direttamente la tua natura di individuo consapevole è la porta di accesso alla completezza esistenziale.

Per approfondire » La completezza esistenziale e l’esperienza diretta di sé

Dal perché al come

Sono molti i frutti preziosi donati dal coltivare la consapevolezza, e in questo articolo te ne ho elencato alcuni secondo me essenziali.

Riconosciuta l’importanza e il valore della consapevolezza nella propria vita emerge il quesito: come divenire più consapevoli?

Una risposta pratica, concreta, quantomai efficace per questa esigenza è l’Intensivo sull’Essere Consapevole, un corso residenziale della durata di tre giorni interamente dedicato a conoscere di più sé stessi.

Essere più presenti, conoscere sé stessi e sperimentare in modo diretto le verità essenziali su “chi sono io”, “che cos’è la vita” e “l’altro essere umano” sono i fini di questo percorso di auto-indagine.

Il metodo di ricerca dell’Intensivo ha dimostrato sul campo la sua efficacia nell’elevare la consapevolezza.

Nei 35 anni in cui è stato praticato in Italia, grazie all’impegno di Silvano e Silvana Brunelli, ha accompagnato migliaia di persone nel compiere un viaggio dentro loro stesse per trovare la loro verità più profonda.

Se senti in te la chiamata a intraprendere questo straordinario viaggio, ti invito col cuore a partecipare al prossimo Intensivo sull’Essere Consapevole in partenza a fine ottobre.

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